Poesie alla e sulla Luna
Alla Luna
Giacomo Leopardi
Canto XIV - ALLA LUNA
O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!
In questo canto, Giacomo Leopardi pensa a cose molto tristi e cose forse dolorose, infatti le parole che usa sono parole tristi, buie ma anche parole luminose e serene.
Secondo il mio pensiero Leopardi vuol mettere in evidenzia il suo stato d’animo e poichè è solo e non sa con chi parlare, si rivolge alla luna e le parla ... si confida con lei.
Questa poesia intitolata “ALLA LUNA” mi ha colpito molto, perché esprime dei sentimenti di tristezza e angoscia ma allo stesso tempo si sente la luce della luna, che rimane vicino al poeta.
Cosimo Bitella
CANTO ALLA LUNA
Alda Merini
La luna geme sui fondali del mare,
o Dio quanta morta paura
di queste siepi terrene,
o quanti sguardi attoniti
che salgono dal buio
a ghermirti nell’anima ferita.
La luna grava su tutto il nostro io
e anche quando sei prossima alla fine
senti odore di luna
sempre sui cespugli martoriati
dai mantici
dalle parodie del destino.
Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo,
ma forse al chiaro di luna
mi fermerò il tuo momento,
quanto basti per darti
un unico bacio d’amore.
L'espressione che mi ha colpito di più è nel punto in cui si sofferma dicendo "La luna grava sul nostro io e anche quando sei prossimo alla fine senti odore di luna".
Mi ha colpito perchè spiega che o sopra o sotto di lei, come addirittura sul punto di morire la Luna ci sarà sempre.
Ysmale Corcione
Questa poesia mi ha molto colpito perché nonostante l’autore, in questo caso Giacomo Leopardi, vede la Luna graziosa e speranzosa, in lui c’è sempre un senso di angoscia che caratterizza tutta la sua poesia. Leopardi benché si possa trovare di fronte ad un paesaggio spettacolare e unico offerto dalla Luna, non riesce ugualmente a trovare un po’di pace per il suo dolore.
Alessia Surdo
falce di luna calante
Gabriele D'Annunzio
O falce di luna calante
che brilli su l’acque deserte,
o falce d’argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Aneliti brevi di foglie,
di fiori di flutti da ’l bosco
esalano al mare: non canto non grido
non suono pe ’l vasto silenzio va.
Oppresso d’amor, di piacere,
il popol de’ vivi s’addorme...
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
Commento
di Anita Cristella
Questa poesia, scritta da Gabriele D’Annunzio, descrive un paesaggio notturno in cui la luna si specchia nel mare e dà luce ad un’infinità di emozioni. Leggendola l’emozione che mi suscita è lo stupore per questo panorama eccezionale che il poeta descrive magnificamente. La luna brilla su queste acque deserte, c’è silenzio, non si sente nulla intorno, solo i sogni degli uomini sembrano ondeggiare nella notte, inoltre quei piccoli suoni che si percepiscono sono della natura, che dal bosco vanno verso il mare. Il poeta utilizza termini ricercati e sensazionali per chi il lettore, nel senso proprio di far sentire con i sensi ciò che ci fa immaginare.
Commento
di Alessia Surdo
Questa poesia di Gabriele D’Annunzio intitolata “O falce di Luna calante” è dedicata alla Luna. Leggendola mi dà una sensazione di piacere. La Luna pur essendo uno spicchio emana una tenue luce sulla Terra che ispira gli uomini. Inoltre mantiene la tranquillità nel paesaggio composto da un mare e da un bosco, dominati entrambi da un vasto silenzio. I sogni degli uomini sembrano spighe di grano che ondeggiano. Percepisco una sensazione di calma ma anche di meraviglia per il paesaggio descritto dal poeta attraverso termini simbolici, particolari ma allo stesso tempo molto poetici